Oggi ho consegnato all’Editore le bozze dell’ebook che a breve verrà pubblicato da IPSOA-WKI Italia.
Con questo lavoro ho cercato di illustrare le opportunità e i limiti della nuova norma di classificazione CEI EN 60079-10-1:2016. Il nuovo standard possiede molta luce ma anche luoghi d’ombra, a volte inaspettati. Sono soprattutto questi ultimi che ho cercato di illuminare con interpretazioni tecniche ragionevoli, approcci e criteri applicativi ed esempi di calcolo. La materia è “viva” e, non essendoci letteratura a supporto delle scelte fatte dal normatore, si può prestare a facili fraintendimenti.
Spero di essere riuscito a chiarire qualcosa. Almeno in parte. Tratto dall’introduzione: “(…) In estrema sintesi, la norma tecnica CEI EN 60079-10-1:2016 è la prima IEC 79-10 che si “autosostiene”; in essa sono presenti sia le equazioni di emissione relative ad alcuni scenari di rischio, sia nomogrammi che consentono di determinare l’eventuale tipo di zona a rischio di esplosione sia, per finire, nomogrammi che permettono la stima della dispersione e quindi dell’estensione della zona. Insomma, è uno standard immediatamente applicabile una volta che si abbiano le equazioni di emissione afferenti ad ogni scenario e reperibili ampiamente in letteratura tecnica [es. TNO Yellow Book (Capitoli 2, 3), Crowl e Louvar (Capitolo 4), Lee’s (Capitolo 15), CEI 31-35:2012 (Appendice GB.4), ecc.].
La CEI EN 60079-10-1:2016 è quindi immediatamente applicabile e restituisce, rispetto all’utilizzo della linea guida CEI 31-35:2012, risultati sorprendenti e, per alcuni scenari, molto più aderenti alla realtà fisica del fenomeno di rilascio e dispersione (soprattutto di dispersione). Le prime comparazioni di classificazione svolte sia con la linea guida CEI 31-35:2012 che con la norma CEI EN 60079-10-1:2016 lasciano infatti intravedere modifiche molto sostanziose nella determinazione della distanza pericolosa (nel campo vicino), soprattutto per alcuni specifici scenari di rilascio tipicamente presenti in molte filiere industriali italiane.
Al momento dell’elaborazione del presente lavoro la situazione normativa, nell’ambito della classificazione delle zone a rischio di esplosione per gas e vapori infiammabili, evidenzia la seguente norma in vigore:
- CEI EN 60079-10-1:2016 (Atmosfere esplosive. Parte 10-1: Classificazione dei luoghi. Atmosfere esplosive per la presenza di gas)
Le linee guida applicative dell’edizione del 2010:
- CEI 31-35:2012
- CEI 31-35/A:2012
sono state abrogate a partire dal 14 ottobre 2018 (il 13 ottobre cessava infatti il periodo di vigenza contemporanea dell’edizione del 2010 e quella del 2016 dello standard CEI EN 60079-10-1). Nonostante questo i contenuti tecnici di tali guide rappresentanto un utile riferimento per le metodologie scientifiche in esse contenute, relativamente alle parti non in contrasto con la nuova edizione della Norma CEI EN 60079-10-1:2016, nell’ambito delle scelte affidate al valutatore/classificatore.
Il nuovo standard di classificazione è stato pubblicato dall’IEC nel settembre 2015, successivamente recepito come norma EN nel dicembre 2015 e, infine, pubblicato dal CEI italiano nel marzo 2016 come CEI EN 60079-10-1:2016. Nel novembre del medesimo anno il Comitato Elettrotecnico Italiano ha pubblicato l’edizione in lingua italiana della norma.
Il presente ebook, da considerarsi come un aggiormento, sull’argomento specifico, del manuale edito da IPSOA nel 2017, si propone lo scopo di illustrare l’ambito applicativo della nuova CEI EN 60079-10-1:2016 nonché di illustrare, attraverso esempi applicativi tratti dalla realtà del tessuto produttivo italiano, la concreta applicazione degli strumenti forniti dalla norma tecnica (…)”.
A presto
Marzio
Commento (1)
ernesto Gnassi - 25 Marzo 2019
Appena esce alle stampe lo compro subito!