È, questa, una frequente patologia del consulente, in generale, e dello specialista in tema di sicurezza sul lavoro, in particolare.
Il suo nome risale alla leggenda mitologica del brigante greco Procuste che catturava i viandanti e li costringeva a sdraiarsi su un letto: se erano troppo lunghi, tagliava loro le gambe; se troppo corti, li stirava, per farli adattare esattamente alla misura del giaciglio.
Una bella metafora, in fondo: è molto più facile adattare i “fatti” alle proprie idee consolidate che non il viceversa.
Questa tendenza, presente in ogni attività umana, può diventare particolarmente pericolosa se si cercano di far calzare le evidenze raccolte sul campo, nell’ambito della sicurezza sul lavoro o, ancor peggio, nel settore della protezione contro le esplosioni, con le proprie idee. Soprattutto se queste (le idee intendo) sono frutto di congetture personali, magari maturate in assenza di confronto tra pari o contradditorio.
La sottovalutazione, la semplificazione o la cecità (voluta o involontaria) può creare/crearci molti grattacapi!
Ricordiamocelo al prossimo sopralluogo che programmiamo, ok?
A presto!
Marzio