UN GALANTUOMO

Cominciai a lavorare nel 1997, dopo una laurea in ingegneria meccanica e dieci mesi di servizio civile. Come primo impiego mi dovetti occupare di marcatura CE degli impianti prodotti dall’azienda della quale ero dipendente. Il provvedimento di riferimento si chiamava (si chiama) “Direttiva Macchine”, venne recepito con il DPR n. 459/96 pochi mesi prima della mia assunzione.

All’università nessuno mi aveva accennato dell’esistenza di un tema chiamato “sicurezza delle macchine”. Cosa significava fare “sicurezza delle macchine”?

Un ingegnere si occupa di calcoli e processi tecnologici, che diamine!

Nella media impresa del Nord Est una cosa poi trascinava l’altra e cominciai pure ad occuparmi del “6e26” il cui correttivo, il D.Lgs. n. 242, datava 1996.

Anche in questo caso, cosa significava “sicurezza sul lavoro”?

Nemmeno di questo mi dissero nulla all’università.

Ricordo di un fine settimana trascorso a Roma, da neoassunto, nel 1997 appunto.

E ricordo di una libreria prospicente il Senato della Repubblica: esponeva in vetrina, ben rilegata, una copia della “Relazione Smuraglia”, l’indagine conoscitiva sulla sicurezza e igiene del lavoro presentata il 28 luglio 1997.

A me quell’enorme lavoro insegnò il significato profondo della sicurezza sul lavoro trasmettendomi i rudimenti di quella che divenne poi la mia professione.

Fu un grande uomo il Senatore Smuraglia.

Una persona d’altri tempi.

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