A volte può accadere che gli allineamenti dei pianeti siano tali da consentire l’accadimento di eventi impensabili.
Nel mio caso è stata la visita dell’impianto più complesso al mondo.
Una macchina circolare lunga 27 km, collocata 100 metri sotto il livello del suolo che accelera, per poi farli collidere, pacchetti di protoni a (quasi) la velocità della luce: il Large Hadron Collider (LHC) del CERN di Ginevra.
In particolare ho avuto accesso all’esperimento ATLAS, quello, per capirci, che ha consentito di raggiungere l’evidenza sperimentale dell’esistenza del Bosone di Higgs.
E ad evento straordinario ho accoppiato un altro evento straordinario: il mio primo selfie.
Quando ci vuole, ci vuole.
Alla prossima!
Ciao
Marzio
PS – Un ringraziamento speciale va a Claudio Bortolin, ingegnere del CERN, che ha fatto a me, e per fortuna non solo a me, questo regalo.
Commenti (2)
Claudio - 7 Marzo 2019
eh caro mio, solo ora mi rendo conto che in un momento di mia distrazione ti eri dato alla moda dei selfie 🙂
Sere - 13 Dicembre 2020
Non è la stradagiusta usare l’accellerazione, ma il contrario: riuscire a stare fermi nel flusso universo-temporale in cui viaggiamo.