Mi rifaccio vivo, dopo qualche tempo di lontananza da postilla.it, proponendo un pezzo leggero.
Un intervento adatto alla fine di agosto, diciamo così.
Posto quindi, un po’ per gioco (e un po’ no), un elenco di affermazioni tipiche, in tema di sicurezza sul lavoro e di sicurezza degli impianti, che probabilmente alcuni tra noi avranno già avuto modo di udire.
Buona lettura.
- Gli standard industriali del nostro settore non lo richiedono
- Ma almeno le carte sono in ordine?
- Il prossimo anno esce la nuova norma: aspettiamo e vediamo cosa dice
- Operiamo da vent’anni così e non è mai accaduto nulla
- Perché proprio noi dovremmo essere i leader nell’ambito della sicurezza?
- Cosa? Lo zucchero esplode?
- Mi spieghi un po’: a che serve fare manutenzione se gli impianti non si guastano?
- Si figuri! La formazione la faccio io in un quarto d’ora…
- I nostri concorrenti non lo fanno
- Perché l’operatore dovrebbe mai aprire, a macchina in moto, questo carter (non fissato alla macchina)?
- Lasci perdere i permessi di lavoro. Abbiamo già un POS, non è sufficiente?
- Il mio lavoro è produrre
- Noi siamo i leader nel settore nostro settore in tema di sicurezza. Non creda che qui ci siano grandi margini di miglioramento
- Perché mai dovremmo cambiare il metodo di lavoro senza necessità? In fondo la nuova macchina è uguale all’altra. Solo un po’ più nuova (=25 anni)
- Se l’esplosimetro indica “zero” il luogo confinato è ovviamente non pericoloso
- E allora ecco qui le chiavi dell’azienda: faccia un po’ lei
- Mi spiega a che serve controllare una macchina se è già marcata CE?
- È talmente evidente: il giudice comprenderà di sicuro
- La maggior parte degli infortuni si verifica per fatalità
- Errore associato alla misura? Cioè?
- Ha un alto punto di infiammabilità: non può certo classificare la zona a rischio di esplosione
- Si, ok, ha visto le protezioni escluse. Lo facciamo solo per lavorazioni estremamente particolari. Dopo le riattiviamo, non tema
- Mi dica un po’: quale sarebbe il problema di avere un’istruzione operativa con quindici punti di verifica?
- Certo che eseguiamo e registriamo gli interventi di manutenzione! Ecco a lei il registro delle verifiche di legge
- Le reazioni endotermiche, non generando reazioni fuggitive, sono sicure per l’impianto. Lo sanno anche i sassi
- Ci prende in giro? Un serbatoio d’acqua non può esplodere, che diamine!
- Per prevenire gli infortuni sul lavoro dobbiamo spendere sempre una marea di quattrini
- Certo che il coperto è calpestabile. Meglio tuttavia che mi segua, da quella parte flette un po’
- Non si preoccupi. L’intervento è già in programma. Per il prossimo anno
- Ma che discorsi… L’efficienza di una valvola di sicurezza è indipendente dalla sua posizione sul reattore!
- E perché dovrei chiedere le referenze allo specialista? Non è sufficiente il preventivo?
- Me lo dica ma, per cortesia, non me lo scriva
- E certo che abbiamo fatto formazione ai dipendenti. Il programma e gli obiettivi, dice? Non saprei, ha deciso tutto la società che ci segue
- Ritiene siano utili controventi? (di fronte ad un impalcato metallico, sovraccarico di chiller, tubazioni, compressori, ecc. che oscillava, non sollecitato, con pulsazione propria)
- La dichiarazione di conformità con una data di molto antecedente al progetto al quale fa riferimento? In effetti è un po’ strano…
- La procedura di lockout e tagout? Guardi, lasci perdere i lucchetti sul quadro, poi perdiamo le chiavi ed è un casino. Un cartello è più che sufficiente
- Uno scatolato pressopiegato non si può realizzare con le barriere attive
- Scherza? L’errore dell’operatore è sempre eliminabile con una formazione adeguata
- Non abbiamo avuto il tempo di discuterne nella scorsa riunione periodica. Lo faremo alla prossima. Il prossimo anno
- Le chiavi di interblocco delle protezioni inserite sul quadro? Gli operatori sono adeguatamente formati a non utilizzarle
E, ultimo ma non ultimo:
- a) ciò che conta sono le conclusioni finali della consulenza che le affideremo, non come farà ad ottenerle; b) lei è quindi libero di fare come crede; c) e comunque deve fare così. In altri termini: d) faccia liberamente ciò che le diciamo
Alla prossima!
(Post pubblicato originariamente su Postilla.it il 25/8/2015)
© Marzio Marigo